Ho stappato per voi la famosa PAPANERO e oltre a scrivere qualcosa sulla degustazione ho avuto l’opportunità di intervistare Giovanni Faenza, il birraio di Ritual Lab (Formello, Roma) che ringrazio molto visto la disponibilità a rilasciare qualche dichiarazione espressamente per “My Beer Passion”.
Complimenti sei il birraio vincitore del premio di Birrificio dell’anno. Qual è la filosofia del tuo birrificio? Come definiresti le tue birre?
Ritual Lab è un birrificio familiare, dietro il nostro prodotto c’è una filosofia precisa che si può racchiudere in due parole: passione e qualità.
Tutto gira intorno alla ricerca di un prodotto sempre più elegante e riconoscibile. Definirei le miei birre sincere e pulite! In tutti i sensi (oltre che per Freya).
Questa intervista è nata quando ti ho contattato per complimentarmi di una vostra birra che ho degustato: la Papanero, stupenda imperial stout che hai brassato in collaborazione con gli statunitensi Voodoo Brewery.
Ci vuoi raccontare qualcosa di più di questo progetto e di questa collaborazione con gli statunitensi?
E’ stata un’esperienza fantastica , ci hanno passato un metodo totalmente nuovo di lavorare ! Momenti davvero stimolanti per un birraio.
Qualche curiosità sulla ricetta di Papanero ce la puoi raccontare?
La ricetta è massiccia, imponente 1900 kg di malto per 2000 litri di mosto!
32.5 gradi plato di partenza che regalano dopo una fermentazione vigorosa 13.5% gradi alcolici, lasciando però un importante contenuto di zuccheri non fermentescibili che le donano la tanto ricercata masticabilita’ che la caratterizza!
In aggiunta un 3% di maltodestrine ad amplificare ulteriormente il mouthfeel senza però entrare nel “finto” “stucchevole” un gioco di equilibri non facile ma davvero azzeccato!
Giovanni, quali sono i progetti che hai in mente per il futuro, se puoi dirci qualcosa?
Il nuovo progetto a cui ci stiamo dedicando è il progetto maturazione in botte.
Abbiamo creato una stanza a temperatura ed umidità controllata dove già riposa qualche chicchetta!
Naturalmente la Papanero si presta benissimo ad invecchiamento in botti ex distillato per questo siamo partiti proprio con questa birra utilizzando botti ex bourbon e qualche esperimento estremo su botti ex cognac…
In realtà questo è solo l’inizio, in quanto vogliamo spaziare e sperimentare con diverse tipologie, davvero, davvero una cosa molto stimolante!
Ringrazio ancora Giovanni per il tempo che mi ha concesso… nel frattempo per chi se la fosse persa sui social ecco la degustazione di Papanero.
Questa birra, come già detto, è frutto di una collaborazione tra il “birrificio dell’anno” Ritual Lab e il birrificio statunitense Voodoo Brewery (tra i migliori interpreti delle imperial stout a livello internazionale).
Una birra che si presenta a partire già dal nome e dall’etichetta una leggenda: Papanero ha fatto molto parlare di se ed era attesissima.
Grazie alla tecnica del double mash e ad una bollitura prolungata di circa 3 ore questa birra è come vellutata.
Naso molto intenso, appena versata: caffè, liquirizia, melassa. In bocca una bevuta avvolgente, morbida, con un corpo pieno, seducente.
I 13,5% ABV la rendono una bomba pronta a regalare sensazioni davvero esplosive e al contempo dirette e semplici. ECCEZIONALE.